Buoni fruttiferi cointestati

Buoni fruttiferi cointestati

Possiedi dei Buoni Fruttiferi Postali cointestati?

Abbiamo già descritto le diverse tipologie di Buoni Fruttiferi Postali e spiegato come effettuarne il calcolo.

Oggi vediamo invece cosa sono i Buoni fruttiferi Postali cointestati e tutto quello che essi comportano.

Cosa sono i Buoni fruttiferi cointestati e la clausola P.F.R.

I Buoni Fruttiferi Postali cointestati sono chiamati così proprio perché sono intestati a più persone.

Ogni cointestatario può attivarsi per riscuotere il buono, senza alcuna procura speciale e nemmeno senza il consenso dell’altro intestatario a patto che sul buono sia presente la clausola “P.F.R.” (Pari Facoltà di Rimborso).

Se invece sul buono non è presente tale clausola P.F.R., allora la riscossione del buono è possibile solo se entrambi i cointestatari si presentano all’Ufficio Postale.

Questo significa che senza la clausola “P.F.R.”, è necessaria la presenza contestuale di tutti gli intestatari, muniti dei documenti di riconoscimento.

Riscuotere i buoni cointestati in caso di decesso di uno dei intestatari

Proprio in merito a tale argomento si è aperta altra controversia tra i risparmiatori e Poste Italiane.

Vediamo di cosa si tratta.

Una delle problematiche che spesso si manifesta in merito ai Buoni cointestati, riguarda il caso in cui si verifica il decesso di uno dei soggetti intestatari e gli altri desiderano riscuotere il buono.

Abbiamo visto a  tal proposito che la clausola “PFR” (Pari Facoltà di Rimborso) consente ad ogni cointestatario del buono fruttifero postale di incassare lo stesso anche senza il consenso degli altri.

Tuttavia, quello che succede è che Poste Italiane, ritiene che la clausola “PFR” perde la sua efficacia nel caso in cui avviene il decesso di uno dei cointestatari e pertanto, per riscuotere il buono, ritiene necessaria la firma di tutti gli eredi del defunto.

Se ti trovi in questa situazione, sappi che la condotta di Poste Italiane non è corretta!

Infatti, il cointestatario con pari facoltà di rimborso, nonostante il decesso dell’altro cointestatario, agisce in forza di un proprio diritto sulla base delle condizioni contrattuali pattuite al momento dell’emissione del buono.

Poste non può dunque richiedere la quietanza di tutti gli eredi del cointestatario defunto in quanto tale richiesta non è fondata su una specifica norma di legge.

 Ecco perché ti consiglio di contattarmi subito per poter ottenere la somma che ti spetta!

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